La Seconda guerra mondiale – 2^ parte

La Seconda guerra mondiale - 2^ parte, approfondimento di storia per gli alunni della Scuola Sec. di I grado a cura di Gabriella Rizzo | Homework & Muffin

III Anno | 20 Marzo 2020 | Tags:

Con questo articolo concludo la 2^ parte della Seconda guerra mondiale, da Pearl Harbor fino alla bomba atomica su Hiroshima e Nagasaki.

Per la prima parte cliccate QUI.

La fine della guerra lampo

Hitler aveva previsto una rapida conclusione della guerra, ma abbiamo visto come le truppe nazifasciste erano state bloccate su tutti i fronti.

Gli Alleati (Gran Bretagna e Francia) avevano un numero assai maggiore di uomini e molte risorse economiche, perché potevano contare sull’appoggio degli Stati Uniti.

Inoltre Stalin aveva saputo organizzare una macchina bellica invincibile.

Vediamo le fasi della guerra.

Il Giappone attacca gli Stati Uniti

Per oltre due anni la guerra non fu veramente mondiale. Lo diventa il 7 dicembre 1941. Quel giorno il Giappone attaccò senza preavviso la base americana di Pearl Harbor nelle isole Hawaii.

Immediatamente gli Stati Uniti entrarono in guerra contro il Giappone e le sue alleate, Germania e Italia.

Perché il Giappone attaccò gli Stati Uniti?

Scopo del Giappone era di assicurarsi l’egemonia in Oriente. In un anno occupò le Filippine, l’Indonesia e la Malesia, arrivando anche a minacciare l’India e l’Australia.

Tuttavia l’avanzata giapponese fu fermata nel maggio 1942 con la Battaglia del Mar dei Coralli.

1943: l’anno della svolta

Il 1943 fu l’anno della svolta in cui le sorti della guerra si rovesciarono.

Sul fronte africano il generale americano Eisenhower respinse definitivamente le truppe italiane e tedesche.

Nel Pacifico gli Americani riuscirono a bloccare l’avanzata giapponese e riconquistarono le tutto il Sud-Est asiatico.

Intanto i Sovietici annientarono i Tedeschi a Stalingrado (oggi Volgograd).

Le truppe italo-tedesche iniziarono una drammatica ritirata che si risolse in una strage simile a quella che aveva decimato l’armata di Napoleone.

La resa della Germania e del Giappone

L’attacco decisivo alla Germania nazista in Europa ebbe inizio il 6 giugno 1944 (il D-Day) con l’Operazione Overlord. Gli Alleati sbarcarono in Normandia con un grande esercito e rapidamente avanzarono verso Parigi.

Nell’autunno raggiunsero la Germania. A Oriente i Russi presero Varsavia e proseguirono l’avanzata verso Berlino e Vienna.

Nel febbraio 1945, certi ormai della vittoria finale, Stalin, Churchill e Roosevelt s’incontrarono a Yalta, in Crimea per decidere le sorti del mondo dopo la guerra.

Si stabilì che la Germania venisse disarmata e divisa tra i vincitori e che i popoli liberati fossero liberi di scegliere il proprio futuro.

Il mondo si divise in due blocchi: a est sotto l’influenza russa a ovest sotto quella anglo-americana.

Dopo l’incontro di Yalta iniziò la rapida avanzata degli Alleati verso Berlino.

L’aviazione anglo-americana sferrò bombardamenti micidiali sulle maggiori città tedesche: da ricordare il devastante bombardamento di Dresda.

Le truppe russe entrarono per prime a Berlino, Hitler rinchiuso nel suo bunker si uccise e il comando tedesco dichiarò la resa.

In Europa la guerra era finita, ma continuava in Oriente.

Sul fronte del pacifico, le truppe americane erano sempre più vicine al Giappone. Le disperate azioni dei Kamikaze, piloti suicidi, continuavano a infliggere gravi perdite agli Americani.

Il nuovo presidente americano Harry Truman decise di usare contro il Giappone una nuova arma distruttiva, la bomba atomica.

Il 6 agosto 1945 gli Americani sganciarono la prima bomba atomica sulla città di Hiroshima e provocò la morte immediata di 90000 persone, a cui seguirono nei giorni successivi altre migliaia di morti a causa delle radiazioni.

Tre giorni dopo un’altra bomba fu sganciata a Nagasaki.

Il Giappone firmò la resa il 2 settembre 1945 e terminò così la Seconda guerra mondiale.

«Non ho idea di quali armi serviranno

per combattere la terza Guerra Mondiale,

ma la quarta sarà combattuta

coi bastoni e con le pietre».

– Albert Einstein

 

 

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Attenzione!!!

Di questo argomento è disponibile una video lezione sul mio canale Youtube.

Clicca QUI per visualizzarlo.

Infine potete scaricare il file PDF di questo articolo. Clicca QUI.

Gabriella

 

 

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