L’Illuminismo

Riassunto dell'Illuminismo per gli studenti del II anno della Scuola Secondaria di I grado a cura della Professoressa Gabriella Rizzo | Homework & Muffin

II Anno | 10 Marzo 2020

A partire dal 1750 circa si diffuse un grande movimento culturale: l’Illuminismo.

Esso nacque e si sviluppò in Francia, ma si propagò in gran parte dell’Europa.

Inoltre secondo gli illuministi tutti gli esseri umani avevano il diritto di usare la propria Ragione per essere felici.

Importante è quindi il progresso: con la Ragione tutti si possono educare e ogni cosa si può migliorare.

Decisivo è il compito della politica a cui gli illuministi furono tutti interessati.

Di conseguenza cambia il ruolo dell’intellettuale, il quale non ha solo il compito di custodire il sapere, ma anche quello di indicare a tutti come agire secondo Ragione per garantire la felicità al maggior numero di persone.

Com’è la società francese del tempo?

  • Il re assoluto governa per diritto divino
  • La società è divisa in tre ceti, chiamati “ordini” o “stati”:
  • Nobiltà e clero = ai quali spettava il potere
  • Terzo stato = dedito alle attività produttive

****Attenzione!****

CETO non è uguale a  CLASSE

I ceti erano diversi da quelle che oggi chiamiamo “classi” perché da una classe si può passare a un’altra, mentre da un ceto non si poteva passare a un ceto diverso.

Nel Terzo stato oltre ai contadini e artigiani troviamo la borghesia formata da professionisti, imprenditori e funzionari.

Gli illuministi sostenevano che non era stato stabilito da Dio questa suddivisione della società e soprattutto l’autorità del re, insieme ai privilegi degli aristocratici e del clero.

Tutto ciò era stata solo un’invenzione umana.

Inoltre gli illuministi iniziarono a ragionare sui “diritti umani” dell’essere umano: la libertà personale e l’uguaglianza di tutti di fronte alla legge.

La monarchia assoluta, i privilegi degli aristocratici, le persecuzioni religiose, la censura facevano parte dell’Ancien Régime, cioè “il Vecchio Regime” e si auspicava l’avvento di un “mondo nuovo” su modello di quello inglese.

Ricordiamo che con la Gloriosa Rivoluzione, in Gran Bretagna venne garantita la libertà di culto e soprattutto vennero definiti i diritti basilari del Parlamento e i limiti dei poteri del re.

I principi dell’Illuminismo sono divulgati dall’Enciclopedia

Diffondere i «lumi», cioè le conquiste della scienza, della tecnica e della filosofia, divenne la maggiore preoccupazione per gli illuministi.

Uno strumento formidabile per far conoscere le loro idee fu l’Enciclopedia o Dizionario ragionato delle scienze, delle arti e dei mestieri: era una vera enciclopedia e conteneva notizie riguardanti i vari campi del sapere (storia, tecnica, scienza, musica, ecc.), ma anche molte riflessioni sui problemi politici e religiosi.

Per questo il governo francese cercò di ostacolarne la pubblicazione, e il suo direttore, Denis Diderot, finì anche in prigione per qualche tempo.

Il successo fu comunque strepitoso: la prima edizione in 4000 copie fu subito esaurita.

I suoi acquirenti erano soprattutto ricchi borghesi.

I padri dell’Illuminismo: Voltaire, Montesquieu e Rousseau

Oltre che dai curatori dell’Enciclopedia, le idee illuministe furono divulgate da molti altri intellettuali, anche se erano assai discorsi nel suggerire i mezzi per raggiungere i loro obiettivi.

  • Voltaire (1694-1778) condannava tutte le Chiese, cui attribuiva i mali peggiori, come l’intolleranza e le guerre. Egli proponeva una religione naturale, libera da dogmi e da riti.

In campo politico Voltaire combatteva l’assolutismo, ma era anche contrario a ogni forma di democrazia in cui il popolo pretendesse di imporre la propria volontà e di governare lo Stato: egli proponeva una forma di monarchia «illuminata», nella quale cioè il re governasse secondo i princìpi della ragione.

  • Montesquieu (1689-1755) classifica i regimi politici in tre tipi e ognuno di essi agisce in base a un principio.
  1. La repubblica è mossa dalla virtù, cioè dall’onestà e dall’impegno dei cittadini;
  2. La monarchia è mossa dall’onore del re;
  3. Il dispotismo è mosso dalla paura, in quanto i sovrani tengono i sudditi nel terrore.

Quindi Montesquieu era contrario alla monarchia assoluta, e quindi dispotica, e suggeriva di imitare l’Inghilterra nella separazione dei poteri, istituendo un Parlamento elettivo e realizzando una monarchia costituzionale.

Questa sua importante teoria è nota come “separazione dei poteri” e a essa si ispirano ancora oggi tutte le Costituzioni democratiche, compresa quella italiana.

I TRE POTERI FONDAMENTALI DI UNO STATO MONARCHICO
POTERE … È IL POTERE … È GESTITO DA …
Legislativo … di chi fa le leggi Il Parlamento
Esecutivo … di chi le fa applicare Il re e i ministri
Giudiziario … di chi condanna o assolve chi è accusato di non osservarle I tribunali

 

  • Di parere diverso era Jean-Jacques Rousseau (1712-1778).

Egli sosteneva che un popolo è davvero libero soltanto quando esso stesso a fare direttamente le leggi.

Tutti e tre i poteri di cui parlava Montesquieu dovevano risiedere nel popolo.

Ideale di Rousseau è la democrazia diretta, cioè basata su un’assemblea di tutto il popolo e non su un Parlamento.

Rousseau inoltre denunciava la proprietà privata come mezzo in mano ai ricchi per asservire i poveri, e sosteneva la necessità di non superare un certo livello di ricchezza.

Queste idee, naturalmente, non erano condivise dalla maggior parte degli illuministi, che difendevano gli interessi della borghesia.

  • Un italiano, il marchese Cesare Beccaria, influenzato da Voltaire e dagli altri illuministi, scrisse un libro che si intitola Dei delitti e delle pene in cui denuncia per la prima volta la disumanità della tortura e della pena di morte.

Effetti dell’Illuminismo sul dispotismo

  • Il dispotismo illuminato ispirato da Voltaire si diffuse in alcune corti europee: sovrani come Federico II di Prussia, Caterina II in Russia, Maria Teresa in Austria e Pietro Leopoldo in Toscana si fecero consigliare da filosofi illuministi e diedero luogo a importanti riforme.

Ad esempio, Maria Teresa d’Austria abolì la censura, favorì la tolleranza religiosa e abolì la pena di morte.

  • Con l’abolizione della censura, il dispotismo illuminato permise la diffusione delle informazioni attraverso i giornali e le riviste.

Con essi e con la maggior possibilità di esprimersi liberamente si formò l’opinione pubblica.

 

«Disapprovo ciò che dici,

ma difenderò fino alla morte

il tuo diritto di dirlo».

Voltaire

Gabriella

Per scaricare il riassunto sull’Illuminismo clicca QUI.

Sul mio canale Youtube trovate la video lezione: cliccate QUI.

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