Cannelloni dolci o Dita degli Apostoli
Prima di presentarvi la ricetta dei Cannelloni dolci o Dita degli Apostoli, continuiamo il nostro viaggio nella storia del Carnevale.
Tale festa, come la conosciamo oggi, inizia a diffondersi nel Basso Medioevo (intorno al 1400).
Durante i festeggiamenti l’ordine del mondo è rovesciato: lo schiavo diventa padrone, gli uomini si vestono da donne e viceversa, i poveri diventano re.
I giullari incitano il popolo, oppresso dal potere, dalla miseria e dalle continue guerre, a esprimere il loro malcontento attraverso la parodia, i travestimenti e le maschere.
Già per gli antichi le maschere avevano una forte valenza, in quanto servivano a catturare le forze della natura per sfruttarne il potere in vista dell’inverno.
Nel Medioevo esse rappresentano i vizi e le virtù del popolo, soprattutto della classe nobile.
Nel Rinascimento particolarmente famose sono le sfilate dei carri allegorici organizzati nelle grandi città delle Signorie, come Firenze o Mantova.
Lorenzo de’ Medici, signore di Firenze, nel Carnevale del 1490 compone la Canzona di Bacco, il più famoso dei Canti carnascialeschi, che con musica e canti accompagna lo sfilare dei carri mascherati di argomento mitologico.
Con la Commedia dell’Arte si diffondono i noti e buffi personaggi che rappresentano l’Italia da nord a sud, da Arlecchino a Pulcinella.
In Puglia abbiamo Farinella del noto Carnevale di Putignano e a Gallipoli, città a poca distanza dal mio paese natio, c’è Lu Titoru (Teodoro), un personaggio di cui poco si sa.
Durante la sfilata dei carri allegorici gallipolini si potrà assistere alla grottesca scena del corteo funebre di Lu Titoru, morto … per un’indigestione di polpette!
Mi raccomando non fate indigestione di dolci fritti!
E se per caso voleste mantenervi un po’ leggeri, gustate questi deliziosi Cannelloni dolci.
«Quant’è bella giovinezza,
che si fugge tuttavia!
chi vuol esser lieto, sia:
di doman non c’è certezza».
Lorenzo de’ Medici
Buona merenda e buono studio
Gabriella
Prep time:
Cook time:
Total time:
- Ricotta 250 g
- Zucchero 100 g
- Uova 4
- Scaglie di cioccolato fondente 50 g
- Granella di mandorle 50 g
- Liquore Borschi San Marzano 15 ml
- Cannella
- Zucchero a velo
- Codette
- Sale
- In una ciotola amalgamare la ricotta, lo zucchero, la granella di mandorle, il cioccolato fondente, il liquore e una spolverata di cannella.
- A parte sbattere le uova salandole e mettere sul fuoco una padella antiaderente di 10-12 cm di diametro.
- Quando il tegamino sarà piuttosto caldo , porre un paio di cucchiaiate di uovo battuto e agitare la pentola in modo da ottenere una sottilissima frittata.
- Una volta preparare le 12 frittatine riempirle con il ripieno di ricotta e arrotolare come un cannolo.
- Servire spolverizzando di zucchero e codeste.
