Trionfo di gioia nel Carnevale di Foiano

Trionfo di gioia, ricetta con cui partecipo alla sfida carnevalesca #carnevaledifoiano2024 in collaborazione con AIFB | Homework & Muffin

Merende dolci | 23 Gennaio 2024

Con la ricetta Trionfo di gioia partecipo alla sfida carnevalesca #carnevaledifoiano2024, in cui sono stati coinvolti i soci dell’Associazione Italiana Food Blogger.

Per il Carnevale di Foiano della Chiana, i cui festeggiamenti inizieranno il 28 gennaio e seguiranno nei week end del 4-11-18-25 febbraio, verranno realizzate delle ricette, con annessi racconti, che si ispireranno alla figura del Re Giocondo.

Le tre migliori ricette narrate saranno presentate pubblicamente durante uno show cooking che si terrà nelle tre domeniche centrali del periodo carnevalesco: 4, 11 e 18 febbraio 2024.

Il Carnevale di Foiano

Foiano della Chiana è un comune della provincia di Arezzo, ricco di storia, cultura e bellezze naturali.

In questo piccolo gioiello toscano si tiene ogni anno uno dei carnevali più caratteristici e antichi d’Italia, risalente al Cinquecento.

La popolazione è divisa in quattro cantieri: Azzurri, Bombolo, Nottambuli e Rustici.

Per tutto l’anno ognuno di essi lavora, in assoluta segretezza, alla realizzazione del proprio carro allegorico, che concorre alla Coppa del Carnevale.

Il cantiere degli Azzurri è il più antico, nato nel 1933. Lo stemma è una spada ornata da una corona di oleastro alata.

Il cantiere Bombolo è nato nel 1934 ed è contraddistinto dai colori rosso e bianco. Lo stemma è un cuore. È il vincitore della Coppa del Carnevale 2023.

Il cantiere Nottambuli è stato fondato nel 1961, è caratterizzato dai colori giallo e nero e ha come stemma un pipistrello.

Infine, il cantiere Rustici è simboleggiato da un elefante. I suoi colori sono bianco e celeste e come il cantiere Azzurri è nato nel 1933. È il vincitore della Coppa Mascherata del 2023.

La gara si svolge nelle tre domeniche che precedono il martedì grasso e nelle due successive. In queste giornate, ogni cantiere sfila per le vie di Foiano, accompagnando il loro carro allegorico tra canti e balli.

Al termine, una giuria composta da 5 personalità (un pittore, uno scultore, uno scenografo, un critico d’arte e un giornalista), scelte da un notaio, redigono una scheda con la classifica personale e le motivazioni. La classifica finale viene stilata sommando i punteggi ottenuti durante tutte le sfilate.

 

Ultimo atto del Carnevale è il funerale di Re Giocondo, più noto come “Rificolonata”: il Re del Carnevale di Foiano è rappresentato da un fantoccio gigante di cencio e paglia, imbottito di petardi (le cosiddette castagnole), con dipinto sul petto il numero dell’edizione appena svolta.

Re giocondo viene portato in piazza seguito dalla banda e dai sudditi che, muniti di “rificolone” (lanterne), celebrano appunto il suo “funerale”.

Il fantoccio viene bruciato nella Piazza centrale dopo la lettura del suo testamento, che racchiude in rima i fatti più o meno positivi dell’anno da poco concluso. Infine, viene reso noto il cantiere vincitore.

Trionfo di gioia: il racconto

Con la ricetta Trionfo di gioia vi racconto la storia del Re Giocondo, monarca del piccolo borgo di Foiano della Chiana durante il periodo carnevalesco, che regala ai suoi sudditi momenti ilari e spensierati.

Il suo minuscolo regno aveva da sempre rispecchiato la realtà del mondo esterno: vi era una società evoluta e ricca, caratterizzata dallo sviluppo tecnologico.

Tutti vivevano felici e sereni, nella prosperità e nel benessere.

Ma un triste giorno un terribile maleficio si imbatté su di loro.

I sudditi di Foiano divennero sempre più tristi, senza capirne il motivo, nonostante avessero ogni sorta di agio e averi, nonostante ogni dimora fosse dotata di tutti i confort e l’intelligenza artificiale alleggerisse il loro lavoro.

Per le strade del regno di Re Giocondo non vi era più vita, ogni persona preferiva restare in casa ed evitare qualsiasi contatto con l’esterno.

Non si vedevano più i bambini giocare nei parchi, perché chiusi nelle loro camerette, dipendenti dai videogiochi ultramoderni in cui la realtà virtuale era molto simile a quella reale.

Molte attività commerciali fallivano, mentre poche resistevano grazie alle vendite online.

All’improvviso le persone iniziarono a nutrire sentimenti ostili per chiunque; il loro livore si manifestava soprattutto sui social, dove pubblicavano continui insulti, maldicenze e cattiverie.

Il povero Re Giocondo era disperato: non vi era più gioia e spensieratezza, né canti né sorrisi né abbracci nel suo ridente regno.

Per ristabilire la serenità, convocò tutte le più importanti autorità, ma purtroppo non giunsero a nessuna soluzione.

Trascorsero gli anni e il Re divenne molto anziano e sofferente, deluso dalle circostanze sempre più ostili.

Le sue condizioni di salute peggiorarono: era gonfio e dolorante, il povero Re Giocondo.

Sentiva giungere ormai la sua fine, ma prima di perire egli avrebbe voluto riportare la felicità nel suo amato regno.

Chiamò in suo aiuto Thera, la fata del sentiero della Bonifica, che aveva deciso di vivere lontano dal centro urbano e godere la bellezza della natura nella sua assoluta semplicità.

Il Re giocondo con voce fievole disse: «Cosa posso fare, mia cara Thera?»

Ed ella:

«Mio amato Re Giocondo,

il mio timore non ti nascondo.

Di te però ho gran fiducia

Perché il tuo cuore di tanto amor brucia.

Il tuo nome ci aiuterà,

un grande scoppio tutti salverà!»

«Oh, fatina cara, amo il mio popolo, lo sai! Prego il nostro Signore affinché ritorni tutto com’era un tempo.»

Il povero Re gonfiò sempre di più ed esalando l’ultimo respiro disse: «Darei la mia vita per il mio regno!»

E così fu.

Il suo corpo esplose e migliaia di coriandoli e stelle filanti volarono nell’aria.

I loro colori diffusero tanta allegria in ogni angolo del regno.

Le persone come intorpidite da un lungo sonno, uscirono dalle loro case spinte da una strana forza.

Tutti si guardarono stupiti e raggiunsero la piazza per capire cosa stesse succedendo.

Lì, ad attenderli, c’era la Fata Thera, la quale disse: «Ascoltate, miei cari amici. Il nostro carissimo Re Giocondo è morto.»

Seguirono pianti incessanti e urla disperate della folla.

La fata Thera continuò mesta: «Oh miei cari, non siate tristi, ma preghiamo per l’anima del nostro Re che con il suo amore ci ha guarito da un male terribile. Ritorniamo a rispettarci l’un l’altro, amiamoci, coloriamo la nostra vita con le più belle emozioni.

Che trionfi per sempre la gioia!»

Foiano della Chiana, grazie a Re Giocondo, ritornò così a essere un ridente paesello e per festeggiare la nuova vita, carri giganteschi e colorati sfilarono per le vie tra coriandoli e stelle filanti, tra sorrisi e abbracci.

Trionfo di gioia: la ricetta

Partendo dalla fine di Re Giocondo, ho pensato di utilizzare i famosi cenci toscani, non nella solita forma rettangolare, ma richiamando invece i colori e le forme dei coriandoli e delle stelle filanti.

Ho preparato quindi un dolce formato da un gelèe di lamponi, per ricordare l’amore del Re Giocondo verso i suoi sudditi e da un cremoso alla nocciola tonda gentile delle Langhe, per omaggiare la regione in cui vivo; inoltre, ho aggiunto i cenci sbriciolati al suo interno, bagnandoli con un po’ di liquore per renderli un po’ morbidi e ho completato il tutto con i cenci a forma di coriandolo.

Non me ne vogliano i cari amici toscani se ho utilizzato il liquore Strega nella preparazione di questo dolce.

“Siate clementi, non sono una strega!

Offro il mio cuore a questa congrega.

Il Vin Santo non era nella credenza

Sarà per mia stolta deficienza?

A dir il vero è stato un mancato acquisto…

Ho sopperito a quest’imprevisto?”

Il risultato è un vero e proprio Trionfo di gioia, in cui sapori e colori rendono questo dolce adatto a festeggiare il periodo più spensierato dell’anno.

Preparazione del Trionfo di gioia

Trionfo di gioia nel Carnevale di Foiano

Prep time: 

Cook time: 

Total time: 

Trionfo di gioia, ricetta con cui partecipo alla sfida carnevalesca #carnevaledifoiano2024 in collaborazione con l’Associazione Italiana Food Blogger | Homework & Muffin
Ingredients
  • Per il Gelèe ai lamponi:
  • Lamponi 200 g
  • Zucchero semolato 80 g
  • Gelatina in fogli 8 g
  • Succo di limone 10 g
  • ****
  • Per i Cenci:
  • Farina 00 250 g
  • Zucchero semolato 30 g
  • Burro 20 g
  • 2 uova 120 g
  • Olio di semi di arachide per friggere 300g
  • Liquore Strega 15 g
  • Scorza di mezzo limone
  • Sale 2 g
  • Coloranti alimentari a piacere (giallo, verde, blu, rosso e viola)
  • ****
  • Per il Cremoso alla nocciola tonda gentile delle Langhe:
  • Zucchero di canna 60g
  • Pasta di nocciole 60g
  • Panna montata 150g
  • Panna liquida 40g
  • Gelatina in fogli 4 g
  • ****
  • Liquore Strega per bagnare i cenci sbriciolati 60 g
  • Zucchero a velo, cenci sbriciolati e a forma di stelle filanti per decorare
Instructions
  1. Preparate il Gelèe ai lamponi.
  2. Ammorbidite la gelatina in acqua fredda per 10 minuti.
  3. Frullate i lamponi e setacciateli per eliminare i semini.
  4. Cuocete i lamponi setacciati con lo zucchero.
  5. Quando il composto arriva a una temperatura di 65 °C aggiungete la gelatina ben strizzata.
  6. Mescolate e aggiungete il succo di limone.
  7. Versate il composto ottenuto in sei stampi a spirale (diametro di 8 cm) e lasciate riposare nel congelatore per un’ora.
  8. Preparate i cenci.
  9. Mettete sulla spianatoia la farina, lo zucchero semolato, il sale e la scorza del limone.
  10. Mescolate gli ingredienti, poi fate la fontana e disponete al centro il burro un poco ammorbidito, le uova intere e il liquore Strega.
  11. Impastate gli ingredienti e lavorate energicamente.
  12. Avvolgete la pasta in un tovagliolo e lasciate riposare in luogo fresco per circa 30 minuti.
  13. Trascorso questo tempo, dividete l’impasto in cinque parti uguali e aggiungete a ciascuna alcune gocce di colorante diverso.
  14. Lavorate una dose di pasta alla volta e coprite quella in attesa con un canovaccio pulito per evitare che si asciughi.
  15. Stendete delle sfoglie sottili usando il matterello o l’apposita macchina a rulli.
  16. Con un taglia pasta rotondo di 4 cm, tagliate tanti dischetti, mentre con una rotella ricavate tante strisce di 10x4 cm che attorciglierete.
  17. Friggete i coriandoli e le stelle filanti, pochi alla volta, nell’olio caldo.
  18. Fateli raffreddare e spolverizzateli con zucchero a velo.
  19. Preparate il cremoso alla nocciola tonda gentile delle Langhe
  20. Ammorbidite la gelatina in acqua fredda per dieci minuti.
  21. Trascorso tale tempo, strizzatela bene e scaldatela a 70 °C con la panna liquida e lo zucchero.
  22. Togliete dal fuoco e unite la pasta di nocciole, fate raffreddare a 32 °C e infine unite la panna montata.
  23. Componete ora i dolci.
  24. Alla base mettete un disco di Gelèe ai lamponi.
  25. Aiutandovi con un coppapasta delle stesse dimensioni del Gelèe, aggiungete i cenci sbriciolati che bagnerete con il liquore Strega.
  26. Unite il cremoso alla nocciola con l’ausilio di una sac à poche.
  27. Completate con i cenci a forma di coriandoli.
  28. Decorate i piatti con i cenci sbriciolati, le stelle filanti e lo zucchero a velo.
Notes
Per sei persone.

 

 

 

 

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