Il predicato

Il predicato, approfondimento di Italiano per gli studenti del II anno della Scuola Secondaria di I grado a cura di Gabriella Rizzo | Homework & Muffin

II Anno | 20 Gennaio 2019 | Tags:

Definizione e funzione del predicato

Il predicato è l’elemento essenziale intorno al quale si costruisce la frase ed è sempre costituito da un verbo.

Il termine predicato deriva dal latino praedicare, “rendere noto, dire,annunciare”.

Esso, infatti, dichiara, rende esplicite le informazioni sul soggetto.

Soggetto e predicato sono strettamente legati da un rapporto logico e sintattico, di conseguenza concordano sempre tra loro nel numero e nella persona.

Il p. può indicare:

  • Chi è il soggetto (lo identifica)

Luca è il compagno di banco di Elena.

  • Che cosa fa il soggetto (quale azione compie)

Luca scrive una lettera.

  • Quale azione ha subito il soggetto

Luca è stato eletto capoclasse.

  • Una caratteristica, un modo di essere o uno stato d’animo del soggetto

Luca è felice.

  • Una situazione in cui si trova il soggetto

Luca è in classe.

 

Una frase può essere priva di p., in tal caso viene detta frase nominale, in quanto formata solo da nomi o gruppi nominali.

Le frasi nominali vengono utilizzate nei seguenti casi:

  • Quando il p. è ricavabile dal contesto della frase;

Vuoi un gelato? (= Sì, lo voglio).

  • In espressioni di saluto;

Tanti auguri! (Ti faccio tanti auguri)

  • In espressioni di richiamo o comando;

Attento!

Silenzio!

  • Negli slogan pubblicitari;

No Martini? No party!

 

I diversi tipi di predicato

Il predicato, in base alla forma, si distingue in predicato verbale e predicato nominale.

Il p. verbale è costituito da un verbo predicativo, capace cioè di informare sul soggetto, dando alla frase un senso compiuto.

Esso può essere costituito:

  • Da qualsiasi verbo:
  • Transitivo attivo (La professoressa corregge i compiti);
  • Transitivo passivo (Il paese è stato distrutto dalla guerra);
  • Intransitivo (Luca va a scuola);
  • Riflessivo (Luca si lava).
  • Dal verbo essere, usato con il significato autonomo di stare, esistere, trovarsi.

Luca è in Sardegna.

  • Da verbi accompagnati dai verbi servili o fraseologici.

Posso andare al cinema con Luca?

 

Il p. nominale è costituito dall’unione di una voce del verbo essere con un nome o un aggettivo che si riferiscono al soggetto, precisandone una qualità, una caratteristica, una condizione.

Mio fratello è avvocato.

Nel p. nominale, la voce del verbo essere viene denominata copula e serve a collegare al soggetto, l’aggettivo o il nome cui si unisce.

L’aggettivo o il nome che accompagnano il verbo essere costituiscono la parte nominale del p., indicata come nome del predicato.

Fate attenzione: la parte nominale del p. può essere costituita da più parole.

Esempio:

Luca è un ragazzo sensibile.

Luca = soggetto

è = copula

                                                                          ⇒     P. nominale

un ragazzo = nome del p.

sensibile = attributo del nome del p.

Il predicato, approfondimento di Italiano per gli studenti del II anno della Scuola Secondaria di I grado a cura di Gabriella Rizzo | Homework & Muffin

 

Ora provate a svolgere questo test e buono studio!

Gabriella

 

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