Le Suffragette e la lotta delle donne
Tra la fine dell’Ottocento e i primi decenne del Novecento le suffragette iniziano la lotta delle donne verso l’emancipazione.
Chi erano le suffragette?
Con questo epiteto, e con vena ironica, venivano chiamate le donne che rivendicavano il diritto al suffragio, cioè al voto.
Questa lotta non fu facile, in quanto le donne chiedevano molto di più: parità nei diritti politici e civili, nella società e nella famiglia.
Lo Stato del Wyoming, negli Stati Uniti fu il primo al mondo a concedere il voto alle donne nel 1879, mentre in Gran Bretagna fu conquistato nel 1918.
Ahimè, in Italia bisognerà aspettare il 1946 …
Non mancarono purtroppo episodi drammatici, come la morte nel 1913 di Emily Wilding Davison.
Durante una gara nell’ippodromo inglese di Epsom, la donna inglese volle attirare l’attenzione su di sé e la sua protesta lanciandosi contro un cavallo in corsa.
L’episodio turbò l’opinione pubblica inglese e questo tragico avvenimento fu il primo passo verso l’indipendenza delle donne.
Il processo di emancipazione femminile venne accelerato dall’avvento del primo conflitto mondiale.
Importante fu il contributo delle donne allo sforzo bellico: si occuparono delle famiglie prive degli uomini impegnati sul fronte, si occuparono dei feriti nei campi di battaglia come infermiere della Croce Rossa, ma soprattutto furono delle lavoratrici.
Le donne lavorarono nelle fabbriche e nelle campagne, ricoprendo ruoli prettamente maschili.
In tal modo crebbe nelle donne la coscienza dei loro diritti: le barriere che dividevano gli uomini e le donne iniziarono a crollare.
Segni di una consapevole volontà di indipendenza si possono leggere anche in letteratura, nel teatro e nell’arte.
In Italia, ad esempio, Sibilla Aleramo in Una donna racconterà la presa di coscienza del suo bisogno di libertà e di dignità, della sua lotta contro la sottomissione femminile.
Ubbidisci al comando della tua coscienza, rispetta soprattutto la tua dignità, madre: sii forte, resisti lontana, nella vita, lavorando, lottando. Consèrvati da lontano a noi; sapremo valutare il tuo strazio d’oggi: risparmiaci lo spettacolo della tua lenta disfatta qui, di questa agonia che senti inevitabile.
Buona Festa delle donne!
Oggi … perché domani si continuerà a lottare!
Gabriella