Nemmeno con un fiore

Nemmeno con un fiore,recensione del romanzo per ragazzi di Fabrizio Silei a cura della professoressa Gabriella Rizzo | Homework & Muffin

I Anno, II Anno, III Anno | 25 Novembre 2019 | Tags:

In “Nemmeno con un fiore” (Giunti Editore, 2015), Fabrizio Silei racconta la storia di una famiglia apparentemente felice.

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C’è un padre, dall’aspetto impeccabile, autoritario, indisponente nei confronti delle donne e insofferente verso gli emarginati, spesso derisi con commenti ed epiteti beffardi.

Quest’uomo è sposato con una donna bella, silenziosa, fragile, tanto delicata quanto distratta; da quando ha smesso di lavorare ella bada solo alla casa e alla sua famiglia.

In questa famiglia felice troviamo, infine, due bambini, Nicola e Mara.

Nicola ha 11 anni. Adora talmente tanto il padre da immaginarlo come uno dei supereroi dei fumetti.

Mara è una ragazza di 14 anni che ha tanta voglia di crescere, di uscire con le amiche, di truccarsi e di vestirsi da teenager.

Sembra una famiglia perfetta, ma, all’improvviso questo equilibrio sarà stravolto dall’arrivo di una donna ungherese, Sarolta.

Sarolta è una senzatetto la cui storia è presentata alternando le pagine di un suo diario scritte durante la Seconda guerra mondiale, ai capitoli narrati con la voce del piccolo protagonista.

Nicola ha ancora l’innocenza di un bambino e non si accorge di quello che succede realmente tra le mura domestiche: non comprende l’anomalo comportamento della madre e non accetta quell’inspiegabile aiuto verso una barbona «che ha perso la sua dignità».

In realtà l’unico essere indegno sarà il padre che agli occhi di Nicola non sembrerà più l’indomito supereroe, ma un uomo violento e molesto.

La violenza sempre celata, alla fine esploderà e Nicola finalmente potrà capire che il suo eroe fa parte della schiera di quegli uomini vigliacchi e incuranti che una donna non si tocca nemmeno con un fiore.

«Per tutte le violenze consumate su di lei,

per tutte le umiliazioni che ha subito,

per il suo corpo che avete sfruttato,

per la sua intelligenza che avete calpestato,

per l’ignoranza in cui l’avete lasciata,

per la libertà che le avete negato,

per la bocca che le avete tappato,

per le sue ali che avete tarpato,

per tutto questo:

in piedi, signori, davanti ad una Donna».

William Shakespeare

 Buona lettura!

Gabriella

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